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Intervento di Laura di Napoli al Congresso di Sardegna Radicale del 2025
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[Musica]
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compagni cari amici cari radicali della
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democrazia oggi ci riuniamo in un tempo
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di crisi una crisi profonda strutturale
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che non è soltanto politica è
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innanzitutto una crisi umana una crisi
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di diritto e di libertà
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il tema del nostro congresso donna vita
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democrazia non è uno slogan ma una vera
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necessità perché non esiste democrazia
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senza il rispetto della vita e non
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esiste il rispetto della vita senza la
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libertà della donna
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guardiamo il mondo ma non per un
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esercizio accademico perché noi siamo i
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testimoni di un'epoca in cui la libertà
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è sotto attacco
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ovunque in Iran in Afghanistan in
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Siria la repressione non si limita a
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soffocare le voci del dissenso questa
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colpisce alle donne le minoranze
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chiunque o rivendicare il diritto di
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esistere fuori da un ordine imposto con
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la forza
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in Iran il velo
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obbligatorio non è soltanto un pezzo di
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stoffa è il simbolo del dominio del
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potere maschile sul corpo
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femminile in Afghanistan l'istruzione
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legata alle donne è una dichiarazione di
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guerra alla loro dignità alla loro
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stessa
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umanità ma non cadiamo nell'errore
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compagni di pensare che la repressione
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sia solo altrove
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la vediamo in Europa in quella stessa
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Europa che si vuole culla della
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democrazia e che invece tra i suoi stati
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membri tollera leggi che negano i
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diritti fondamentali
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in Polonia le donne vengono private del
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diritto di decidere sul proprio corpo in
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Ungheria le persone transgender vengono
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cancellate per
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legge in Estonia proprio recentemente i
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cittadini di origine russa vengono
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trattati come ospiti
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indesiderati e negli Stati
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Uniti gli Stati Uniti il faro della
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democrazia ma che democrazia è mai
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questa se le bandiere dell'orgoglio Quir
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vengono bandite se si riscrive la
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definizione di genere per negare
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l'identità a milioni di
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persone se il razzismo sistemico
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continua ad essere la regola non scritta
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del gioco
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politico non è un caso compagni che in
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ogni attacco alla libertà il primo
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bersaglio sia sempre la donna
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non è un caso perché chi vuole
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distruggere la democrazia sa che deve
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iniziare da lì negando
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l'autodeterminazione il diritto di
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scelta l'indipendenza
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economica la crisi democratica è una
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crisi di libertà ed è una crisi di
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speranza perché chi vuole spegnere la
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democrazia lo fa rubando il futuro
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togliendo i diritti riportando l'umanità
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a un passato di subordinazione di paura
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ma noi siamo qui per dire che non ci
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arrenderemo che continueremo a
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batterci nelle piazze nei parlamenti nei
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tribunali ovunque sia necessario perché
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la democrazia non è una concessione del
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potere è una conquista che si difende
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giorno per giorno lotta per lotta
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diritto per
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diritto e noi compagni non siamo mai
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stati quelli che stanno a guardare noi
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siamo quelli che si oppongono che
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gridano che denunciano che si
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espongono perché la democrazia non
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è una perché la politica o si fa sulla
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pelle viva della gente o è solo un
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teatrino di illusionisti e
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imbonitori quest'anno politico ci ha
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visti lottare per la per la
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liberalizzazione
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dell'autocoltivazione fianco a fianco a
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sostegno del popolo ura ennesimo ma non
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ultimo esempio di lotta partigiana per
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la difesa della propria sovranità e dei
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valori che li fanno sentire
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europei abbiamo continuato a far sentire
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il nostro sostegno alle persone private
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della libertà visitando periodicamente
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le carceri e denunciando ogni
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irregolarità o disumanità potessimo
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scoprire anche quelle violazioni che
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venivano perpetuate da carceri non
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italiane come il caso della Salis in
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Ungheria
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sempre in questo contesto abbiamo
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felicemente aderito a diverse iniziative
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delle Camere Penali e nessuno tocchi
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Caino tra carceri maratone oratorie e
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conferenza stampa tematiche per tutta la
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Sardegna nel contesto del Grande
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Satiago abbiamo continuato a sostenere
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in tutte le sue forme la battaglia per
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un'Europa federale dei diritti e delle
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libertà
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personali contro tutti i nazionalismi e
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regimi totalitari e autoritari in questo
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contesto abbiamo avviato una
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collaborazione con il movimento
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federalista europeo che ha portato a una
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serie di eventi presentazioni di libri e
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recenti manifestazioni come una piazza
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per
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l'Europa abbiamo lottato fianco a fianco
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con la comunità Quir Sarda assieme alla
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cellula Cioni Sardegna portando in
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Sardegna Pride il tema della gestazione
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per altri continuando durante l'anno a
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collaborare con la realtà Quir peri
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altrimenti e ancora adesso per una legge
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contro l'omobilesco transfobia che vada
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a tutelare anche l'identità di genere
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delle persone non binarie con una
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carriera
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aliassionale la lotta per
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l'uguaglianza abbiamo deciso di portarla
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anche dentro la nostra stessa
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associazione rimuovendo il divario che
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generavano i ruoli apicali classici e
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sostituendoli con una condizione di
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parità tra i coordinatori che riporti
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anche sul piano del regolamento quello
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che è il nostro reale approccio di
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coesione e collaborazione con associati
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compagni e
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attivisti il tema della donna e del
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diritto di scelta sul proprio corpo lo
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abbiamo sentito molto anche in
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quest'anno politico assieme a tantissime
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realtà politiche dell'associazionismo
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abbiamo portato avanti la campagna My
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Voice My Choice decidendo di investire
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anche del denaro che ha permesso
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inizialmente di poter raccogliere più
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sottoscrizioni in breve tempo rendendo
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possibile la successiva attivazione
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della raccolta cartacea da parte
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dell'associazione Luca
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Cruscioni una grandissima mobilitazione
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europea che ci ha visti accellere come
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terzo stato per numero di firme
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raccolte e infine compagni c'è il perché
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del nome che abbiamo scelto per la
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nostra
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associazione l'abbiamo dedicata a Tonino
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Pascali non per caso non per semplice
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affetto ma per una scelta politica e
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simbolica
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tonino era un amico un compagno radicale
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certo ma soprattutto rappresentava la
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spina dorsale del movimento
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l'attivista di solito le associazioni
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portano il nome di chi ha segnato la
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storia con grandi battaglie pubbliche di
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chi ha conquistato i diritti gli spazi
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di libertà
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noi invece abbiamo voluto celebrare ciò
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che sta dietro ad ogni vittoria l'azione
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incessante il sacrificio quotidiano la
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rottura delle
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convenzioni tonino era in un certo senso
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il perfetto radicale
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scusate il termine ma è quello giusto
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quello che non mancava mai di sollevare
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questioni scomode di pungolare la
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dirigenza di ricordare che la coerenza
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non è mai un optional
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e allora lo diciamo chiaramente la
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nostra più grande forza non è mai stata
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né leader né deputati nei volti più noti
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la nostra forza è stata ed è
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l'attivismo l'attivismo vero quello che
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non chiede permessi che non si piega
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alla comodità del consenso che lotta
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anche quando tutto sembra
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perduto perché la politica la nostra
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politica è quella che si fa con il corpo
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con la voce con la presenza e Tonino con
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la sua passione radicale ha incarnato
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tutto questo ecco perché il suo nome è
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il nostro perché lottare significa anche
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ricordare perché non esiste futuro senza
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memoria e perché alla fine quello che
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conta davvero non è il potere ma
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l'eredità delle battaglie che scegliamo
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di combattere grazie
#Social Issues & Advocacy
#Discrimination & Identity Relations
#Human Rights & Liberties
#Poverty & Hunger