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appena si parte tutto cambia i rumori si
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abbassano i palazzi si alzano la città
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si piega e si specchia e ti senti un po'
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fuori posto ma anche dentro in barca
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Amsterdam la vedi davvero vedi le
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fondamenta vedi le pareti che si
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inclinano le luci calde dalle finestre
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le ombre di qualcuno che cena o legge o
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semplicemente sta lì a godersi Amsterdam
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la città non ti parla ti guarda e tu
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rifletti stai zitto ti siedi appoggi il
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braccio e per una volta non ti serve
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parlare guardi i ponti numerati che si
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susseguono le indicazioni una dopo
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l'altra tutte diverse tutte uguali ogni
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curva ha una sua logica ogni tratto
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d'acqua ha una sua storia ma non ti
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serve sapere tutto ti basta
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semplicemente esserci ti scatta qualcosa
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dentro ti chiedi come fa una città così
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ad esistere a galleggiare a reggere
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tutta questa libertà senza puff
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esplodere e la risposta è semplice qui
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la libertà non è un favore è struttura
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la città è costruita sopra l'acqua ma
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tiene perché è progettata così come la
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sua gente qui non hanno paura del caos
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lo mettono dentro i confini giusti e ci
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convivono e mentre scorri piano tra i
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canali ti senti strano perché capisci
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che Amsterdam non è bella perché ti
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sorprende è bella perché non ti deve
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sorprendere ti accetta e basta e tu per
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una volta ti accetti anche tu yeah